La frontiera della tecno ideologia

Apple/Tesla

Sono realmente crollate le ideologie? Cos’è la destra, cos’è la sinistra… cantava Gaber negli anni 90, quande le domande avevano ancora un senso. Oggi gli interrogativi più che un senso, hanno un sesso. Più che ideologici sono fisiologici, contappositivi più che propositivi, custodiscono un anelito ideologico, sondaggistico. Sono indicizzati per una società che ha perduto il suo ritmo, abdicando al suo algoritmo.

Dalla tecnologia siamo arrivati alla tecno ideologia, disposti a pagare più che a pensare. Ricerchiamo la qualità nei prodotti, Dyson, Apple, Tesla, i pensieri li rimettiamo ai nostri debiti, meglio dire, ai nostri creditori, le finanziarie, che attraverso processi di rateizzazione ci permettono l'acquisto della qualità. Nella quantistica moderna, la qualità si paga, non si cerca più, la bellezza, anche nella sua accezione più liquida, la si cerca più nei loghi ( i nuovi paesaggi meta..politani) che nei laghi. La paghiamo nell’ideologia corporea del benessere, nel culto del fitness, dove il tangibile si esprime in calorie, dove le muscolature sono i truccioli di questa legnosa società.

Siamo sotto il parlamentare cielo di una politica artificiale e brizzolata, dove gli elettori scelgono ma non discernono, condannati a votare, quando forse vorrebbero voltare le spalle. In una politica dove i Biden e i Trump, sono i giani bifronti, espressione di questo Moloch contemporaneo, presenzialmente mediatici, quanto lontani dal quotidiano. Espressioni di una tristezza collegata in bluetooth alle nostre vite, perché oramai gli ultimi scampi di felicità si esprimono sempre più nella disconnessione dai gigabyte. L'ottimismo si cerca sempre più nella filosofia che nella fisiologia del quotidiano, lo si ricerca nell’intelligenza artificiale, che risulta capace di dare risposte, ma non di assumersene le responsabilità.

--

--